“Vuoi tu, cara Estetista, 

sbolognare completamente al qui presente Commercialista
ogni genere di controllo sull’andamento del tuo centro estetico, 

fidandoti ciecamente di qualunque cosa dica
e accettando qualsiasi cosa faccia senza capirci nulla, 

finché il TUO conto corrente  sottozero
o una TUA crisi di nervi non vi separi?”

PRIMA DI DIRE "SI, LO VOGLIO!"
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Per quanto assurdo possa sembrarti quello che hai appena letto, è ciò che accade nella realtà al 99% delle titolari di centro estetico d’Italia nell’esatto istante in cui aprono la partita iva.

Nell’immaginario collettivo aprire una Partita Iva significa potersi finalmente dedicare al lavoro dei propri sogni in totale libertà, senza nessun capo a rompere le scatole.

“Finalmente posso dedicarmi tutto il giorno ai miei meravigliosi protocolli in cabina
senza che quella strega di titolare faccia i soldi sul mio lavoro
e mi frantumi le ovaie con le sue idee del tubo!”

è il sogno che alimenta l’entusiasmo nel momento in cui una estetista apre la sua partita iva.

Entusiasmo che da un lato è meraviglioso, perché senza entusiasmo non si fa nulla.

Entusiasmo che dall’altro lato, però, è fatale. Perché annebbia completamente la vista su alcuni aspetti nascosti che una partita iva porta con sé.

Perché la partita iva è si, la libertà di gestirti come ti pare.

Ma la partita iva è anche altre due cose:

  • ⭐ imparare a vendere quello che fai (cosa che faceva quella strega di titolare che avevi);

  • ⭐ imparare a amministrare i conti della tua attività e gestire la burocrazia (cosa che faceva quella strega di titolare che avevi).

Quando si è ubriache di entusiasmo per la nuova avventura si tende a sottovalutare questi due aspetti che, nel giro di pochissimo tempo, si trasformano nei più grandi incubi di qualunque titolare.

La gestione amministrativa del centro estetico (numeri, conti, burocrazia, ecc.) è probabilmente la cosa più vomitevole che esista per una estetista.

Estetista che non vede l’ora di sbolognare completamente quella parte a qualcuno che se ne occupi e che gli tolga da davanti al naso qualunque pezzo di carta che non sia una banconota.

“Ah, di queste cose se ne occupa il mio commercialista” sarà l’unica procedura che l’estetista avrà per quanto riguarda la sua amministrazione.

Questa scelta, seppur comprensibile, diventerà però il problema più grande di tutti.

Perché?

Perchè l’estetista si è appena vincolata a vita (professionale) ad un commercialista con un legame molto simile ad un matrimonio.

E a causa di questo vincolo:

  • ❌ non saprà mai perché lavora come una pazza ma non ha mai soldi;

  • ❌ dovrà aspettare i tempi e i comodi del commercialista che ha spesso di meglio da fare;

  • ❌ si sentirà dire di no ad ogni richiesta che farà al commercialista perché “A te questa cosa non serve che hai una attività piccola”;

  • ❌ non riceverà alcuna indicazione chiara su come migliorare la propria attività.

Niente di diverso che aver risposto SI a questa formula:

“Vuoi tu, cara Estetista, 

sbolognare completamente al qui presente Commercialista
ogni genere di controllo sull’andamento del tuo centro estetico, 

fidandoti ciecamente di qualunque cosa dica e accettando
qualsiasi cosa faccia senza capirci nulla, 

finché il TUO conto corrente sottozero
o una TUA crisi di nervi non vi separi?”

Molte estetiste divorziano (sempre professionalmente) e cercano qualche altro commercialista ma, il più delle volte, la situazione non cambia.

E questo ovviamente lo so perché sono ormai 19 anni che, da commercialista, vedo questo via vai sugli altari (professionali) d’Italia.

E da 8 anni ricevo spesso proposte (professionali) di questo tipo da diverse estetiste.

“Davide ma tu mi puoi seguire come commercialista?”

Proposta che sarebbe anche lusinghiera, se non sapessi che il resto della frase mancante è:

“Vuoi tu, caro Davide, 

farti carico completamente di ogni genere di controllo
sull’andamento del mio centro estetico come se fosse tuo, 

occupandoti di tutte le rotture di scatole burocratiche
senza che io ci dedichi un secondo della mia vita, 

garantendomi che il mio conto corrente si riempirà
senza che io debba cambiare nulla di quello che sto facendo?”

Proposta che, messa in questi termini, non solo è impossibile da accettare ma anche da soddisfare.

Perché non serve un commercialista, serve un miracolo.

É capitato, in passato, che abbiamo detto imprudentemente SI, in alcuni casi.

Ma mi sono subito reso conto che non avrebbe potuto funzionare un rapporto professionale impostato così.

Perché un rapporto impostato così è completamente INUTILE.

Tanto per l’estetista, tanto per me.

Ed è il motivo per cui se oggi a farmi la proposta

“Davide ma tu mi puoi seguire come commercialista?”

è una estetista di cui non so nulla la risposta è: NO.

Ma attenzione: NON è un NO, MAI NELLA VITA.

É semplicemente un NO, NON SUBITO SENZA ESSERCI PRIMA CONOSCIUTI (PROFESSIONALMENTE) UN PO’.

Prima di vincolarci con delle promesse (professionali) è giusto che ci conosciamo un pò prima.

1️⃣  Cominciamo a capire alcuni aspetti fondamentali su come sei organizzata.

2️⃣  Cominciamo a capire i numeri essenziali del tuo centro estetico e cerchiamo di capire quali sono gli errori principali da correggere, che magari riguardano i prezzi, gli obiettivi o la pianificazione.

3️⃣  Cominciamo a raccogliere un pò di dati del tuo centro estetico attraverso uno strumento gestionale che ti fornisco io gratuitamente.

4️⃣  Cominciamo a condividere un pò di informazioni su come si amministra correttamente un centro estetico e su quali sono le cose essenziali che devi sapere senza vomitare su tutta la burocrazia.

5️⃣  Cominciamo quindi a lavorare su tutte quelle cose che non richiedono un titolo da “commercialista” ma richiedono delle competenze numeriche sui centri estetici che io ho e che magari a te nessuno ha spiegato.

Quando abbiamo lavorato e sistemato queste cose allora il “Davide ma tu mi puoi seguire come commercialista?” può serenamente diventare un:

SI, TI SEGUO ANCHE COME COMMERCIALISTA


Perché so che, in quel momento, la nostra sarà una vera COLLABORAZIONE produttiva per entrambi.

  • So che ci capiremo.
  • So che ci divideremo i ruoli in modo equilibrato e produttivo.
  • So che raggiungeremo gli obiettivi che ti sei posta.

Solo così il tuo centro estetico può funzionare e solo così ha senso avere un commercialista.

Quindi se stai valutando un cambio di commercialista
e vuoi sapere come possiamo arrivare a dirci “SI” insieme,
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